It has recently opened in Tokyo at the 21—21 Design Sight the exhibition “Toward a Design Museum Japan”, organized by 21-21 Design Sight and the Issey Miyake Foundation – in association with the Agency for Cultural Affairs, Tokyo Metropolitan Government, Minato City Board of Education, Japan Institute of Design Promotion, the Council of the Design Association of Japan – which runs through 9th February 2014, including collateral events as talks and workshops focused on the theme of design in order to encourage the rise of a Japan Design Museum. The starting idea of exhibition, as the curators Akiko Moriyama, Taku Satoh, and Naoto Fukasawa assert, has arisen from an article included in a newspaper from 2003 which featured the interview with Issey Miyake, titled “It’s time to create a Design Museum”. Since 10 years” – the curator say – “we asked ourselves: What are the things we can do to encourage the making of this museum?” The answer is the exhibition which reconstructs the past exhibitions and the activities connected to that, joined under the sign of motto “Practice what you preach”. The idea of design, impressed in the exhibition path (resuming the exhibition that were held at the 21-21 Design sight since it’s rise in 2007 and including works by Issey Miyake – and Irving Penn -, Naoto Fukasawa, Taku Satoh, Shobei Tarnaya, Shunji Yamanaka, Tadanori Yokoo, Tom Vincent, Yamanaka Yu, Katsumi Asaba, Lucie Rie, Shiro Kuramata , Ikko Tanaka), explores the idea of design as making-creation of product (the main idea with which design has perceived), the need of finding-searching the connections between things and events and linking-connecting communities with the world, before following with the making process. This path is completed by the section creating, the quintessence of creative process and is enriched by the works of six designers from the past as Ikko Tanaka. A powerful display on design, laudable initiative, supported by Issey Miyake, who paid attention to the need of creating Japanese design archives, considering his own experience as fashion designer and asserting (in the interview he gave in 2003) “design is really fascinating. I was able to continue my work without any hesitation and for such a long time it’s because there is no pain in the act of designing, being something which embodies hope and is able to amaze and bring joy to people”. A not to be missed happening to know and enjoy the design and creativity Made in Japan.
LA CULTURA DEL DESIGN: “TOWARD A DESIGN MUSEUM JAPAN” AL 21-21 DESIGN SIGHT DI TOKYO
É stata recentemente inaugurata a Tokyo at the 21-21 Design Sight la mostra “Toward a Design Museum Japan”, organizzato da 21-21 Design Sight e la Fondazione Issey Miyake Foundation – in associazione con la Agency for Cultural Affairs, Tokyo Metropolitan Government, Minato City Board of Education, Japan Institute of Design Promotion, il Council of the Design Association of Japan – che prosegue fino al 9 febbraio 2014, include eventi collaterali quali talk e workshop, incentrati sul tema del design al fine di incoraggiare la nascita di Museo del Design del Giappone. L’ idea su cui la mostra si basa, come affermano i curatori Akiko Moriyama, Taku Satoh e Naoto Fukasawa, nasce da un articolo incluso in un giornale del che conteneva l’ intervista a Issey Miyake il cui titolo era “È tempo di creare un Museo del Design”. “Da 10 anni a questa parte, dicono i curatori”, ci siamo chiesti: Quali sono le cose che possiamo fare per stimolare la creazione di tale museo?” La risposta è il percorso espositivo della mostra che ricostruisce le precedenti esposizioni e le attività a loro connesse” all’ insegna del motto “Pratica ciò che predichi”. L’ idea di design, impressa nel percorso espositivo della mostra( che riassume le mostre tenutesi presso il 21-21 Design sight a partire dalla sua nascita nel 2007 e include opera di Issey Miyake – ed Irving Penn -, Naoto Fukasawa, Taku Satoh, Shobei Tarnaya, Shunji Yamanaka, Tadanori Yokoo, Tom Vincent, Yamanaka Yu, Katsumi Asaba, Lucie Rie, Shiro Kuramata , Ikko Tanaka), esplora l’ idea di design come making-creazione di prodotto (l’ idea con cui il design è stato principalmente percepito), la necessità di finding-ricercare le connessioni tra le cose e gli eventi e linking-connecting collegare le comunità con il mondo prima di procedere al processo del fare. Questo percorso è completato dalla sezione creating, la quintessenza del processo creativo ed è arricchito dalle opere di sei designers del passato quali Ikko Tanaka. Un poderosa esposizione di design, lodevole iniziativa, sostenuta da Issey Miyake che ha prestato attenzione all’ esigenza di creare archivi di design giapponese, prendendo in considerazione la sua esperienza di fashion designer e affermando (nell’ intervista da lui rilasciata nel 2003) che “il design è veramente affascinante. La ragione per cui sono stato in grado di proseguire il mio lavoro senza esitazione e per così tanto tempo è molto semplice e lineare: è perché il dolore non ha posto nell’atto della progettazione, che racchiude in sé speranza ed è capace di sorprendere e dare gioia alle persone”. Un evento imperdibile per conoscere e apprezzare il design e la creatività Made in Japan.
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